Calcio a 11
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GSC in borsa: 24.03
DM AMATORI FABBRICA – ASD GS CASTELFRANCO 2003: 1-3
DM AMATORI FABBRICA: Perini, Guarnieri, Molesti II, Galluzzi, Montagnani, Molesti I, Gronchi, Bartaloni, Citi (dal 16°st Crecchi), Ceccanti, Barsottini. A disp. di Mr. Barsottini: Addio, Cionini, Guerrieri e Molesti III.
ASD GS CASTELFRANCO 2003: Tonegutti, Iacopini, (dal 1°st Papa), Sardelli, Gagliardi, Calò, Aringhieri, Brogi, Bertini, Vitale (dal 32°st Guida), Bondi (dal 13°st Caroti), Di Modica (dal 7°st Trovato). Allenatore Mr Profeti.
Reti: Barsottini (Fa) al 7°pt, Bertini (Ca) al 9°pt, Caroti (Ca) al 20° e 38°st.
Angoli: 5-0.
Fabbrica di Peccioli. Successo esterno che vale doppio, per la compagine di Mr Profeti, sull’ostico campo di Fabbrica dove, la storia ci ricorda che su quel terreno il Gs Castelfranco ha raccolto solo delusioni.
Quel 5-0 di 3 anni fa, che riecheggia ancora oggi ogni volta che oltrepassiamo la cancellata di ingresso, lasciandoci alle spalle il locale cimitero quasi a testimoniare che chi entra in quel rettangolo di gioco è perduto per sempre, oggi viene sicuramente sepolto e superato dal 3-1 finale che la formazione castelfranchese ha ottenuto.
Vittoria cinica, forse troppo gravosa contro un FABBRICA che ha sicuramente ben impressionato, ma che ha pagato il troppo nervosismo che ha fatto perdere lucidità proprio nelle fasi finali dell’incontro quando tutto, poteva sempre accadere.
Certo, quando al 7° del primo tempo, la bestia nera Barsottini, ha scosso la rete per il vantaggio locale con l’incolpevole Tonegutti in volo, sembrava di dover rileggere e riascoltare il solito spartito.
Mr Profeti, ancor’ oggi, deve ridisegnare l’ennesima e diversa formazione, più per necessità che per virtù: Tonegutti tra i pali, linea difensiva necessariamente a quattro con la riconferma di Sardelli a sinistra, ed il debutto assoluto in questa stagione, sul fronte opposto, di Iacopini; l’assenza di Meini per squalifica, viene ricoperta da Aringhieri che oggi sarà il coordinatore del pacchetto arretrato con, al suo fianco, anche lui in posizione non troppo consona, Calò.
I dubbi della sera precedente, vengono sciolti dal Mr solo nella primissima mattinata e l’assetto centrale della propria formazione vede la sorpresa con l’inizio in panchina di Caroti. Quindi ecco un centrocampo a cinque con centrali Gagliardi e Bertini e sulle fasce Di Modica a destra e Brogi a sinistra mentre qualche metro più avanti, con compito di affiancare in attacco Vitale nelle fasi di avanzata, Bondi.
Oggi panchina corta che accoglie, oltre al riccioluto fantasista castelfranchese, anche Guida, Papa e Trovato: l’assenza di marcatori puri non fa star tranquillo Mr Profeti, a maggior ragione dopo gli improvvisi forfait di Papini e Caciagli.
Locali in vantaggio dopo pochi minuti grazie, non solo alla splendida conclusione al volo del n° 20 lasciato troppo solo da uno Iacopini troppo accentrato, ma anche all’insistita e caparbia azione sviluppata sul fronte opposto, largo a destra, da Ceccanti, che strappa la palla ad un molle Sardelli con scodellata lunga e vincente.
Fabbrica già alla conquista del primo corner senza esito e fantasmi che si agitano immediatamente: i locali, orfani del portiere titolare appoggiato ad una colonna delle nuove gradinate a raccoglier palloni che oltrepassano la rete di recinzione, presentano la solita difesa “vecchio stile” con due marcatori puri e libero leggermente staccato; centrocampo a quattro, ed addirittura un attaccante puro coadiuvato da due mezze punte che, per caratteristiche, spesso si ritrovano ad avanzare e triangolare, disegnando, di fatto, uno spudorato 3-4-3. Probabilmente Mr Barsottini, leggendo la storia e conoscendo il proprio estremo difensore, preferisce tenere la palla il più possibile nella propria zona di attacco ed, allo scoccare del 420° secondo, il campo, gli dà subito ragione.
Ma ancor più convinto della propria teoria lo sarà dopo gli ulteriori 120° di secondi: calcio piazzato di Gagliardi dalla tre/quarti sinistra di attacco con palla scodellata in piena area. Difesa del Fabbrica che ribatte prontamente proprio sui piedi di Bertini che, ben appostato centralmente, batte di prima intenzione teso e rasoterra e la sfera, sbucando all’improvviso dal grappolo di uomini stazionante sulla linea dei 16 metri, sorprende proprio Perini che, si tuffa in evidente ritardo, consentendo alla sfera di sfilare proprio sotto il suo corpo e finendo in rete per l’immediato pareggio ospite.
Il buon “Berto”, impazzito dalla gioia, si catapulta verso la panchina amica per esplodere il proprio urlo liberatorio della prima marcatura stagionale, trascinandosi al collo i compagni di squadra.
Ma i locali non ci stanno: la velocità degli punte mette spesso in apprensione il pacchetto arretrato castelfranchese dove in un paio di circostanze Calò mette una pezza alle incursioni e triangolazioni di Barsottini, Citi e Ceccanti, mentre Tonegutti viene chiamato in causa in altre due circostanze a chiudere in anticipo sulle verticalizzazioni dei blu/amaranto.
Bertini falloso su Ceccanti e punizione dalla tre/quarti destra di Bartaloni con palla ancora sui piedi di Ceccanti e conclusione sporcata dalla difesa ospite con nuovo angolo per il Fabbrica la cui battuta rimarrà senza esito.
Locali sicuramente più reattivi e più energici nei contrasti mentre il centrocampo castelfranchese vive senz’altro delle energie raddoppiate di Bertini ma aspetta ancora i giusti suggerimenti di un Gagliardi meno preciso del solito mentre, sulle fasce, Brogi cerca ancora il ritmo partita e Di Modica il piedino preciso per disegnare le ripartenze di Vitale.
Un Di Modica che, al 21°, viene ancora sanzionato per entrata irregolare, consentendo la battuta al solito Bartaloni con fiondata tesa e velenosa verso Tonegutti chiamato alla presa bassa.
Più Fabbrica, meno Gs Castelfranco: Mr Profeti richiama i suoi, cercando di tenere le posizioni e di sfruttare l’arma della ripartenza poiché è l’unico sistema per impensierire i padroni di casa, ma i meccanismi sono un po’ farraginosi.
Barsottini in doppio slalom fuori area sul troppo solo Aringhieri e fiondata al set lontano con Tonegutti in spettacolare volo plastico a smanacciare in angolo.
Partita che scorre verso il 26° e con un Bondi francobollato e Vitale spesso duramente contrastato, il bandolo odierno va cercato altrove e, Mr Profeti, sicuramente sta elaborando qualcosa.
Ospiti che vivono su un paio di calci piazzati sui quali oggi Gagliardi non imprime la giusta parabola, e conclusione a giro, dalla sinistra di prima intenzione, al 28°, di Citi con palla alta.
Sono già iniziate da diversi minuti le operazioni di riscaldamento in panchina del Gs Castelfranco mentre Mr Barsottini urla ed incita i suoi a premere ancora poiché vede la partita pendere a proprio favore.
Finalmente una buona incursione al 29° dalla destra di Vitale che è costretto a cercare maggior gloria per vie laterali, ed ottimo cross rasoterra sui quali si avventa come un avvoltoio, in chiaro anticipo, Bondi alla ricerca della segnatura come nel match di andata, ma sporca la conclusione con palla facilmente controllata da Perini.
Un Vitale, comunque, già innervosito non solo per l’asfissiante e poco amichevole marcatura disegnatagli addosso, ma anche dalla fresca ammonizione per proteste dopo aver subìto un dubbio intervento in piena area; cartellino pesante, in quanto lo terrà lontano dalla sfida di sabato prossimo contro la capolista.
Nuova sanzione del DG contro Di Modica a circa 10 metri centrali dall’area e battuta di Barsottini con parata di Tonegutti con parabola sporcata dalla barriera ospite.
Fasi finali di frazione con pressione del Fabbrica che chiude in attacco, prima calciando la regalata punizione del DG sempre con Bartaloni con nuova smanacciata in angolo di Tonegutti, e poi lesta battuta dalla bandierina per la nuova impostazione dei locali col duplice fischio della giacchetta nera che interrompe il fraseggio.
Inizio di ripresa con Papa al posto di Iacopini: la velocità di Barsottini deve essere tenuta più a bada e la mossa di Mr Profeti bada, anzitutto, a non prenderle.
Primo minuto ed ottimo lancio di Gagliardi per lo scatto bruciante di Vitale che si lascia dietro il proprio marcatore e, di controbalzo, cerca la rete ma trova quella di protezione dietro la porta difesa da Perini ma l’avvio sembra promettente.
Infatti, Mr Barsottini, urla a squarciagola verso i propri ragazzi che li vede stranamente assenti e la reazione è immediata: tackel vincente sul filo dell’angolo di Gagliardi ma per il DG è calcio di punizione. Battuta, simil corner corto e Molesti II svetta di testa su tutti ma, da puro difensore, conclude a lato con disperazione nella panchina locale.
Ennesimo calcio piazzato, al 5°, di Gagliardi battuto direttamente su Perini ed intervento falloso da chiara ammonizione (sarebbe stata la seconda) di Guarnieri su Vitale e calcio piazzato dal vertice destro dell’area con appoggio su Bertini che svirgola malamente con palla a finire dalla parte opposta in fallo laterale, forse addirittura di qualche metro dietro in linea d’aria rispetto al punto di battuta.
Scocca il 7° minuto e si accende la scintilla che innesca un focolaio: ancora il DG a sanzionare Di Modica che sbotta platealmente e chiede, ottenendolo immediatamente, il cambio con Trovato pronto a rilevarlo.
Infuriato, Gianni si allontana dal terreno di gioco non prima di aver abbattuto l’incolpevole bandierina del calcio d’ angolo adiacente la via di accesso agli spogliatoi quando, lo squalificato Ribechini, abbandonata la “stanca” colonna delle gradinate, pensa bene di afferrare per il collo il nostro n°16, accedendo ad una zona a lui non concessa: gesto condannabile ed incivile, addirittura applaudito dal pubblico locale, contro il quale si solleva la panchina ospite che costringe il DG a sospendere per alcuni istanti la partita.
Ricomposti, si fa per dire, gli animi, il Fabbrica morde: missile al 10° da fuori area di Bartaloni e sfera che tocca la parte alta della traversa con Tonegutti pietrificato ed un minuto dopo ancora costretto agli straordinari l’estremo difensore ospite in uscita di pugno su pericoloso calcio piazzato proveniente dal fronte d’attacco destro del Fabbrica col Gs Castelfranco colpevolmente fermo a guardare.
S’infuria Profeti nel vedere i suoi in bambola e chiamerebbe il “time-out” se fossimo a giocare a basket: ma il calcio non ammette pause.
Fuori un sufficiente Bondi, dentro Caroti: Mr Barsottini non si aspetta certo che il “caparezza” possa meritarsi il n°10 che porta sulle spalle, se era seduto in panchina.
Ma il coniglio dal cilindro lo si fa sbucare anche in questa maniera: nonostante la doppia presenza in settimana agli allenamenti e le indubbie capacità tecniche personali, a volte anche i migliori possono essere sacrificati, partendo dalla panchina, per sorprendere gli avversari quando meno se lo aspettano.
13° ed assetto castelfranchese che evoluziona in un 4-4-1-1 mentre Aringhieri fa capire che centralmente non si passa, spazzando mai senza affanno e con chirurgica tempestività, l’ennesimo pallone che sorvola nel proprio raggio d’azione, infondendo sempre più fiducia ai propri compagni di reparto.
Fabbrica ancora col pallino del gioco in mano, ma che non riesce a trovare le conclusioni vincenti: molto il gioco sulla tre/quarti ma centrocampo e retroguardia castelfranchese arginano bene , grazie anche alla freschezza dei neoentrati Papa e Trovato.
Crecchi per Citi ma non cambia l’assetto dei locali ed al 20° Caroti decide di dare la svolta alla partita: gioco di gambe a qualche metro dall’area avversaria sul fronte sinistro di attacco cercando, e trovando, l’azione fallosa del diretto avversario.
Battuta di punizione alla sua maniera, con minima angolazione quanto basta per eludere l’insufficiente opposizione di Perini e palla nel sacco: 2-1!
Come una belva ferita e sanguinante, il Fabbrica crea scompiglio: Vitale nella morsa tra quattro avversari non viene salvaguardato da un DG poco attento e, poco dopo, calcio piazzato al 25°, da posizione leggermente defilata a destra per il provvidenziale fallo dell’ottimo Bertini. Bartaloni scodella, difesa castelfranchese spazza senza complimenti.
Locali in evidente agitazione con nervosismo a fior di pelle, anche contro gli spettatori ospiti, col pubblico amico ad amplificare: ma il cronometro scandisce inesorabilmente i secondi, e la terza sconfitta in campionato, dopo la lontana battuta d’arresto del 8 novembre 2008, si sta materializzando.
Centrocampo e difesa castelfranchese compatti ed uniti, alleggeriscono in maniera intelligente ogni incursione rabbiosa degli ospiti ed il Fabbrica riesce a rendersi pericoloso solo al 31° quando, da un fortuito rimpallo, la sfera schizza a destra verso il libero Crecchi con immediato cross rasoterra in piena area e tuffo plastico sul secondo palo del solo Ceccanti che, probabilmente disturbato da qualche difensore nei paraggi, non impatta con la sfera che termina sul fondo, mentre Tonegutti si rialza dal volo in parata tirando un sospiro di sollievo.
I secondi trascorrono, troppo lentamente o particolarmente velocemente ma questo è solo una questione di fazione: Guida per Vitale, a gestire la palla, mentre la punta castelfranchese viene apostrofato in malo modo da giocatori e pubblico mentre esce dal terreno di gioco, con Caroti lasciato quale unica punta.
Mr Profeti blinda il centrocampo: adesso il 4-5-1 non può e deve sbagliare per strappare il maturando successo ed il pathos è alle stelle quando il DG decreta i 5 minuti di recupero.
60 secondi che trascorrono senza che il Gs Castelfranco corra alcunché rischio ma che, anzi, permettono di arrotondare un risultato già di per sé storico.
Papa, al 37°, prima commette ingenuamente un fallo inutile nella propria zona, ma successivamente, proprio lo stesso raccoglie la parabola di battuta di Bartaloni e mette in movimento Caroti lasciato troppo solo sul cerchio di centrocampo con palla scaraventata in avanti.
E’ inutile la rincorsa del diretto avversario per frenare l’avanzata del n°10 ospite che, penetrato in area, abbatte per la terza volta l’incolpevole Perini in uscita con un preciso rasoterra alla propria sinistra per il 3-1 finale.
E’ festa grande negli spogliatoi: tripudio che continua anche dopo in uno sconosciuto e sperso agriturismo della zona che solo Ciampini poteva trovare (ma, ahimè, lui mancava), non prima di aver compiuto, quasi a mo’ di sfilata, un giro panoramico tra le viuzze di Peccioli.
Vittoria importante, cinica, anche esagerata nelle dimensioni: forse non ha vinto chi ha giocato meglio, ma sicuramente oggi il successo lo ha trovato chi ha giocato di più con la testa. Caratteristica che al Gs Castelfranco spesso manca ma per fortuna, oggi, respinto il focoso assalto degli avversari tra la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa, siamo stati intelligenti a procurarci e capitalizzare le minori occasioni presentateci.
Si parla di moduli, di giocatori che devono giocare per meriti o presenze, per ruoli o stati di forma: siamo una squadra che, imparando ad essere squadra, può trovare altre soddisfazioni in questo campionato.
Ogni giocatore è fondamentale per le buoni sorti della stagione: sta al Mr riuscire a trovare le migliori condizioni di ognuno, per un’amalgama vincente, di ogni partita. Ed ognuno deve fare il proprio dovere, a volte anche contro la propria volontà e reazioni immediate che certe scelte possono scatenare, spesso non comprese.
Mi sento in dovere di spendere alcune parole per alcuni giocatori di questa partita: al di là della buona correttezza dimostrata in campo da tutti, in un clima reso incandescenti dai locali, parole di elogio voglio indirizzarle ad un Guida resosi disponibile a soli 3 minuti dalla fine, e dalla ferma volontà di un Brogi alla ricerca del suo ritmo partita.
Adesso, con una classifica che ci vede saldamente nei play-off, attendiamo, nel prossimo turno, al “Matteoli”, la Ghizzanese. Un solo messaggio: vincere per Antony, che è esattamente dalla gara di andata che è fermo, infortunatosi proprio contro la capolista !
ASD GS CASTELFRANCO 2003: Tonegutti, Iacopini, (dal 1°st Papa), Sardelli, Gagliardi, Calò, Aringhieri, Brogi, Bertini, Vitale (dal 32°st Guida), Bondi (dal 13°st Caroti), Di Modica (dal 7°st Trovato). Allenatore Mr Profeti.
Reti: Barsottini (Fa) al 7°pt, Bertini (Ca) al 9°pt, Caroti (Ca) al 20° e 38°st.
Angoli: 5-0.
Fabbrica di Peccioli. Successo esterno che vale doppio, per la compagine di Mr Profeti, sull’ostico campo di Fabbrica dove, la storia ci ricorda che su quel terreno il Gs Castelfranco ha raccolto solo delusioni.
Quel 5-0 di 3 anni fa, che riecheggia ancora oggi ogni volta che oltrepassiamo la cancellata di ingresso, lasciandoci alle spalle il locale cimitero quasi a testimoniare che chi entra in quel rettangolo di gioco è perduto per sempre, oggi viene sicuramente sepolto e superato dal 3-1 finale che la formazione castelfranchese ha ottenuto.
Vittoria cinica, forse troppo gravosa contro un FABBRICA che ha sicuramente ben impressionato, ma che ha pagato il troppo nervosismo che ha fatto perdere lucidità proprio nelle fasi finali dell’incontro quando tutto, poteva sempre accadere.
Certo, quando al 7° del primo tempo, la bestia nera Barsottini, ha scosso la rete per il vantaggio locale con l’incolpevole Tonegutti in volo, sembrava di dover rileggere e riascoltare il solito spartito.
Mr Profeti, ancor’ oggi, deve ridisegnare l’ennesima e diversa formazione, più per necessità che per virtù: Tonegutti tra i pali, linea difensiva necessariamente a quattro con la riconferma di Sardelli a sinistra, ed il debutto assoluto in questa stagione, sul fronte opposto, di Iacopini; l’assenza di Meini per squalifica, viene ricoperta da Aringhieri che oggi sarà il coordinatore del pacchetto arretrato con, al suo fianco, anche lui in posizione non troppo consona, Calò.
I dubbi della sera precedente, vengono sciolti dal Mr solo nella primissima mattinata e l’assetto centrale della propria formazione vede la sorpresa con l’inizio in panchina di Caroti. Quindi ecco un centrocampo a cinque con centrali Gagliardi e Bertini e sulle fasce Di Modica a destra e Brogi a sinistra mentre qualche metro più avanti, con compito di affiancare in attacco Vitale nelle fasi di avanzata, Bondi.
Oggi panchina corta che accoglie, oltre al riccioluto fantasista castelfranchese, anche Guida, Papa e Trovato: l’assenza di marcatori puri non fa star tranquillo Mr Profeti, a maggior ragione dopo gli improvvisi forfait di Papini e Caciagli.
Locali in vantaggio dopo pochi minuti grazie, non solo alla splendida conclusione al volo del n° 20 lasciato troppo solo da uno Iacopini troppo accentrato, ma anche all’insistita e caparbia azione sviluppata sul fronte opposto, largo a destra, da Ceccanti, che strappa la palla ad un molle Sardelli con scodellata lunga e vincente.
Fabbrica già alla conquista del primo corner senza esito e fantasmi che si agitano immediatamente: i locali, orfani del portiere titolare appoggiato ad una colonna delle nuove gradinate a raccoglier palloni che oltrepassano la rete di recinzione, presentano la solita difesa “vecchio stile” con due marcatori puri e libero leggermente staccato; centrocampo a quattro, ed addirittura un attaccante puro coadiuvato da due mezze punte che, per caratteristiche, spesso si ritrovano ad avanzare e triangolare, disegnando, di fatto, uno spudorato 3-4-3. Probabilmente Mr Barsottini, leggendo la storia e conoscendo il proprio estremo difensore, preferisce tenere la palla il più possibile nella propria zona di attacco ed, allo scoccare del 420° secondo, il campo, gli dà subito ragione.
Ma ancor più convinto della propria teoria lo sarà dopo gli ulteriori 120° di secondi: calcio piazzato di Gagliardi dalla tre/quarti sinistra di attacco con palla scodellata in piena area. Difesa del Fabbrica che ribatte prontamente proprio sui piedi di Bertini che, ben appostato centralmente, batte di prima intenzione teso e rasoterra e la sfera, sbucando all’improvviso dal grappolo di uomini stazionante sulla linea dei 16 metri, sorprende proprio Perini che, si tuffa in evidente ritardo, consentendo alla sfera di sfilare proprio sotto il suo corpo e finendo in rete per l’immediato pareggio ospite.
Il buon “Berto”, impazzito dalla gioia, si catapulta verso la panchina amica per esplodere il proprio urlo liberatorio della prima marcatura stagionale, trascinandosi al collo i compagni di squadra.
Ma i locali non ci stanno: la velocità degli punte mette spesso in apprensione il pacchetto arretrato castelfranchese dove in un paio di circostanze Calò mette una pezza alle incursioni e triangolazioni di Barsottini, Citi e Ceccanti, mentre Tonegutti viene chiamato in causa in altre due circostanze a chiudere in anticipo sulle verticalizzazioni dei blu/amaranto.
Bertini falloso su Ceccanti e punizione dalla tre/quarti destra di Bartaloni con palla ancora sui piedi di Ceccanti e conclusione sporcata dalla difesa ospite con nuovo angolo per il Fabbrica la cui battuta rimarrà senza esito.
Locali sicuramente più reattivi e più energici nei contrasti mentre il centrocampo castelfranchese vive senz’altro delle energie raddoppiate di Bertini ma aspetta ancora i giusti suggerimenti di un Gagliardi meno preciso del solito mentre, sulle fasce, Brogi cerca ancora il ritmo partita e Di Modica il piedino preciso per disegnare le ripartenze di Vitale.
Un Di Modica che, al 21°, viene ancora sanzionato per entrata irregolare, consentendo la battuta al solito Bartaloni con fiondata tesa e velenosa verso Tonegutti chiamato alla presa bassa.
Più Fabbrica, meno Gs Castelfranco: Mr Profeti richiama i suoi, cercando di tenere le posizioni e di sfruttare l’arma della ripartenza poiché è l’unico sistema per impensierire i padroni di casa, ma i meccanismi sono un po’ farraginosi.
Barsottini in doppio slalom fuori area sul troppo solo Aringhieri e fiondata al set lontano con Tonegutti in spettacolare volo plastico a smanacciare in angolo.
Partita che scorre verso il 26° e con un Bondi francobollato e Vitale spesso duramente contrastato, il bandolo odierno va cercato altrove e, Mr Profeti, sicuramente sta elaborando qualcosa.
Ospiti che vivono su un paio di calci piazzati sui quali oggi Gagliardi non imprime la giusta parabola, e conclusione a giro, dalla sinistra di prima intenzione, al 28°, di Citi con palla alta.
Sono già iniziate da diversi minuti le operazioni di riscaldamento in panchina del Gs Castelfranco mentre Mr Barsottini urla ed incita i suoi a premere ancora poiché vede la partita pendere a proprio favore.
Finalmente una buona incursione al 29° dalla destra di Vitale che è costretto a cercare maggior gloria per vie laterali, ed ottimo cross rasoterra sui quali si avventa come un avvoltoio, in chiaro anticipo, Bondi alla ricerca della segnatura come nel match di andata, ma sporca la conclusione con palla facilmente controllata da Perini.
Un Vitale, comunque, già innervosito non solo per l’asfissiante e poco amichevole marcatura disegnatagli addosso, ma anche dalla fresca ammonizione per proteste dopo aver subìto un dubbio intervento in piena area; cartellino pesante, in quanto lo terrà lontano dalla sfida di sabato prossimo contro la capolista.
Nuova sanzione del DG contro Di Modica a circa 10 metri centrali dall’area e battuta di Barsottini con parata di Tonegutti con parabola sporcata dalla barriera ospite.
Fasi finali di frazione con pressione del Fabbrica che chiude in attacco, prima calciando la regalata punizione del DG sempre con Bartaloni con nuova smanacciata in angolo di Tonegutti, e poi lesta battuta dalla bandierina per la nuova impostazione dei locali col duplice fischio della giacchetta nera che interrompe il fraseggio.
Inizio di ripresa con Papa al posto di Iacopini: la velocità di Barsottini deve essere tenuta più a bada e la mossa di Mr Profeti bada, anzitutto, a non prenderle.
Primo minuto ed ottimo lancio di Gagliardi per lo scatto bruciante di Vitale che si lascia dietro il proprio marcatore e, di controbalzo, cerca la rete ma trova quella di protezione dietro la porta difesa da Perini ma l’avvio sembra promettente.
Infatti, Mr Barsottini, urla a squarciagola verso i propri ragazzi che li vede stranamente assenti e la reazione è immediata: tackel vincente sul filo dell’angolo di Gagliardi ma per il DG è calcio di punizione. Battuta, simil corner corto e Molesti II svetta di testa su tutti ma, da puro difensore, conclude a lato con disperazione nella panchina locale.
Ennesimo calcio piazzato, al 5°, di Gagliardi battuto direttamente su Perini ed intervento falloso da chiara ammonizione (sarebbe stata la seconda) di Guarnieri su Vitale e calcio piazzato dal vertice destro dell’area con appoggio su Bertini che svirgola malamente con palla a finire dalla parte opposta in fallo laterale, forse addirittura di qualche metro dietro in linea d’aria rispetto al punto di battuta.
Scocca il 7° minuto e si accende la scintilla che innesca un focolaio: ancora il DG a sanzionare Di Modica che sbotta platealmente e chiede, ottenendolo immediatamente, il cambio con Trovato pronto a rilevarlo.
Infuriato, Gianni si allontana dal terreno di gioco non prima di aver abbattuto l’incolpevole bandierina del calcio d’ angolo adiacente la via di accesso agli spogliatoi quando, lo squalificato Ribechini, abbandonata la “stanca” colonna delle gradinate, pensa bene di afferrare per il collo il nostro n°16, accedendo ad una zona a lui non concessa: gesto condannabile ed incivile, addirittura applaudito dal pubblico locale, contro il quale si solleva la panchina ospite che costringe il DG a sospendere per alcuni istanti la partita.
Ricomposti, si fa per dire, gli animi, il Fabbrica morde: missile al 10° da fuori area di Bartaloni e sfera che tocca la parte alta della traversa con Tonegutti pietrificato ed un minuto dopo ancora costretto agli straordinari l’estremo difensore ospite in uscita di pugno su pericoloso calcio piazzato proveniente dal fronte d’attacco destro del Fabbrica col Gs Castelfranco colpevolmente fermo a guardare.
S’infuria Profeti nel vedere i suoi in bambola e chiamerebbe il “time-out” se fossimo a giocare a basket: ma il calcio non ammette pause.
Fuori un sufficiente Bondi, dentro Caroti: Mr Barsottini non si aspetta certo che il “caparezza” possa meritarsi il n°10 che porta sulle spalle, se era seduto in panchina.
Ma il coniglio dal cilindro lo si fa sbucare anche in questa maniera: nonostante la doppia presenza in settimana agli allenamenti e le indubbie capacità tecniche personali, a volte anche i migliori possono essere sacrificati, partendo dalla panchina, per sorprendere gli avversari quando meno se lo aspettano.
13° ed assetto castelfranchese che evoluziona in un 4-4-1-1 mentre Aringhieri fa capire che centralmente non si passa, spazzando mai senza affanno e con chirurgica tempestività, l’ennesimo pallone che sorvola nel proprio raggio d’azione, infondendo sempre più fiducia ai propri compagni di reparto.
Fabbrica ancora col pallino del gioco in mano, ma che non riesce a trovare le conclusioni vincenti: molto il gioco sulla tre/quarti ma centrocampo e retroguardia castelfranchese arginano bene , grazie anche alla freschezza dei neoentrati Papa e Trovato.
Crecchi per Citi ma non cambia l’assetto dei locali ed al 20° Caroti decide di dare la svolta alla partita: gioco di gambe a qualche metro dall’area avversaria sul fronte sinistro di attacco cercando, e trovando, l’azione fallosa del diretto avversario.
Battuta di punizione alla sua maniera, con minima angolazione quanto basta per eludere l’insufficiente opposizione di Perini e palla nel sacco: 2-1!
Come una belva ferita e sanguinante, il Fabbrica crea scompiglio: Vitale nella morsa tra quattro avversari non viene salvaguardato da un DG poco attento e, poco dopo, calcio piazzato al 25°, da posizione leggermente defilata a destra per il provvidenziale fallo dell’ottimo Bertini. Bartaloni scodella, difesa castelfranchese spazza senza complimenti.
Locali in evidente agitazione con nervosismo a fior di pelle, anche contro gli spettatori ospiti, col pubblico amico ad amplificare: ma il cronometro scandisce inesorabilmente i secondi, e la terza sconfitta in campionato, dopo la lontana battuta d’arresto del 8 novembre 2008, si sta materializzando.
Centrocampo e difesa castelfranchese compatti ed uniti, alleggeriscono in maniera intelligente ogni incursione rabbiosa degli ospiti ed il Fabbrica riesce a rendersi pericoloso solo al 31° quando, da un fortuito rimpallo, la sfera schizza a destra verso il libero Crecchi con immediato cross rasoterra in piena area e tuffo plastico sul secondo palo del solo Ceccanti che, probabilmente disturbato da qualche difensore nei paraggi, non impatta con la sfera che termina sul fondo, mentre Tonegutti si rialza dal volo in parata tirando un sospiro di sollievo.
I secondi trascorrono, troppo lentamente o particolarmente velocemente ma questo è solo una questione di fazione: Guida per Vitale, a gestire la palla, mentre la punta castelfranchese viene apostrofato in malo modo da giocatori e pubblico mentre esce dal terreno di gioco, con Caroti lasciato quale unica punta.
Mr Profeti blinda il centrocampo: adesso il 4-5-1 non può e deve sbagliare per strappare il maturando successo ed il pathos è alle stelle quando il DG decreta i 5 minuti di recupero.
60 secondi che trascorrono senza che il Gs Castelfranco corra alcunché rischio ma che, anzi, permettono di arrotondare un risultato già di per sé storico.
Papa, al 37°, prima commette ingenuamente un fallo inutile nella propria zona, ma successivamente, proprio lo stesso raccoglie la parabola di battuta di Bartaloni e mette in movimento Caroti lasciato troppo solo sul cerchio di centrocampo con palla scaraventata in avanti.
E’ inutile la rincorsa del diretto avversario per frenare l’avanzata del n°10 ospite che, penetrato in area, abbatte per la terza volta l’incolpevole Perini in uscita con un preciso rasoterra alla propria sinistra per il 3-1 finale.
E’ festa grande negli spogliatoi: tripudio che continua anche dopo in uno sconosciuto e sperso agriturismo della zona che solo Ciampini poteva trovare (ma, ahimè, lui mancava), non prima di aver compiuto, quasi a mo’ di sfilata, un giro panoramico tra le viuzze di Peccioli.
Vittoria importante, cinica, anche esagerata nelle dimensioni: forse non ha vinto chi ha giocato meglio, ma sicuramente oggi il successo lo ha trovato chi ha giocato di più con la testa. Caratteristica che al Gs Castelfranco spesso manca ma per fortuna, oggi, respinto il focoso assalto degli avversari tra la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa, siamo stati intelligenti a procurarci e capitalizzare le minori occasioni presentateci.
Si parla di moduli, di giocatori che devono giocare per meriti o presenze, per ruoli o stati di forma: siamo una squadra che, imparando ad essere squadra, può trovare altre soddisfazioni in questo campionato.
Ogni giocatore è fondamentale per le buoni sorti della stagione: sta al Mr riuscire a trovare le migliori condizioni di ognuno, per un’amalgama vincente, di ogni partita. Ed ognuno deve fare il proprio dovere, a volte anche contro la propria volontà e reazioni immediate che certe scelte possono scatenare, spesso non comprese.
Mi sento in dovere di spendere alcune parole per alcuni giocatori di questa partita: al di là della buona correttezza dimostrata in campo da tutti, in un clima reso incandescenti dai locali, parole di elogio voglio indirizzarle ad un Guida resosi disponibile a soli 3 minuti dalla fine, e dalla ferma volontà di un Brogi alla ricerca del suo ritmo partita.
Adesso, con una classifica che ci vede saldamente nei play-off, attendiamo, nel prossimo turno, al “Matteoli”, la Ghizzanese. Un solo messaggio: vincere per Antony, che è esattamente dalla gara di andata che è fermo, infortunatosi proprio contro la capolista !