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GSC in borsa: 24.03


ACD ARCI PONTICELLI – ASD GS CASTELFRANCO 2003: 1- 3.

ACD ARCI PONTICELLI: Caputo, Becherini, Turini, Crecchi, Dell’Amico, Pallini (dal 27°st Pellerito), Galluzzo, Bonamici, Zarbo, Dal Canto, Torino. A disp. di Mr Rossi: Meucci e Parrini.

ASD GS CASTELFRANCO 2003: Tonegutti, Papa, Calò, Guida, Aringhieri, Meini, Di Modica (dal 10°st Chiti), Bondi (dal 27°st Papini),Vitale, Caroti, (dal 13°st Trovato),Bertini. Allenatore Mr Profeti.

Reti: Vitale (C) al 19° st, 34° st e 39° st, Torino (P) al 24° st.

Angoli: 1–1.

Ponticelli: ma chi l’ha detto che siamo una squadra dotata tecnicamente e che i campi pesanti ci penalizzano? Ma chi pensa che possiamo solo esprimere meglio il nostro calcio in velocità ed in contropiede ? E chi sussurra che ci manca il mordente per poter compiere il salto di qualità ?
Beh, io, oggi, non ho visto niente di tutto ciò: ho solo goduto ed ammirato un’ottima squadra che ha saputo sacrificarsi, stringere i denti prima e durante la partita, ed affondare cinicamente, in un crescendo di secondo tempo maestoso, un Ponticelli partito meglio ma, man mano annichilito e costretto, da oggi, ad iniziare un nuovo campionato che guarda verso il basso.
Le recenti piogge hanno inzuppato il “Di Lupo”, famoso per la propria, costante, impraticabilità, ed il tam-tam pre-partita già si anima in maniera anche accesa sul “si gioca-non si gioca”.
Personalmente, mi riaffiorano alla mente quegli acquitrini del caro “Campo Vecchio de I Macelli”, ed al solo pensiero di non poter giocare, mi mandava subito su tutte le furie: ma che cavolo di amatori siamo se non scendiamo nel rettangolo di gioco con questa poltiglia, pronti ad affondare i tackel in scivolata e ad annaspare come anatre tra i mille rivoli e pozze ?
Sicuramente la pericolosità della poltiglia che ti si impasta addosso e ti schizza negli occhi e nei rigurgiti della saliva non fanno bene alla salute: ma se ce ne vogliamo stare al calduccio, cambiamo sport ed andiamo a giocare a dama!
La concentrazione di cui sopra, sembra ispirare la ferma decisione di “Ciampo” di giocare, e la psicologia del Mr nel trasmetterla ai propri ragazzi, anche se negli spogliatoi, non c’è univocità di vedute.
La giacchetta nera, sentiti i capitani, decide che la partita “s’ha da farsi” e, puntuale, fischia l’inizio.
Profeti che oggi, necessariamente, deve fare di necessità, virtù, ed eccoti sfoderato un 4-4-1-1 con uomini allocati in posizione anche inusuale: Tonegutti, recuperato dall’influenza settimanale, sarà protetto dai marcatori Meini ed Aringhieri, col rientrante Calò a sinistra e l’arretrato Papa a destra.
A centrocampo, ad interdire e ripartire, Bertini e Di Modica, mentre sulle fasce le uniche alternative Bondi e Guida.
Anche Caroti rientra dopo la squalifica e fungerà da suggeritore a Vitale.
Panchina corta con Trovato, Chiti e Papini e ben 11 elementi della rosa castelfranchese assenti tra infortuni, acciacchi ed influenze: un solo squalificato nella persona di Gagliardi che, a sorpresa, ce lo troviamo “tra i piedi” anche oggi, reduce da un allenamento personale sotto la pioggia. La carica agonistica è iniziata!
I locali, anche loro come il GS CASTELFRANCO, presentano solo metà squadra identica al pareggio del “Matteoli” dell’andata, con un impostazione 2-2-4-2: presidieranno in maniera più massiccia dei bianco/verdi ospiti, la zona centrale del campo e, specialmente nel primo tempo, a più riprese subiremo la loro superiorità numerica.
Dopo 5 minuti di studio, ci pensa Di Modica a rompere gli indugi con un fallo a qualche metro dalla propria area, consentendo il calcio piazzato da sinistra di Bonamici con Tonegutti in uscita ad abbrancare in presa sicura.
Al 7°, lo stesso Di Modica, questa volta, si fa vedere sul fronte opposto con un buon suggerimento verticalizzato per lo scatto di Vitale che, dribblato l’uomo, arriva a concludere centralmente, ma l’ottima scelta di tempo in chiusura, consente a Caputo di parare la debole conclusione del capocannoniere del torneo.
Caputo chiamato all’intervento in volo anche al 10° da buon calcio piazzato dello specialista Caroti che va a cercare il set alla destra ma l’estremo difensore locale blocca in due tempi.
Il Ponticelli inizia a guadagnare metri e palle nella zona centrale del campo ed una velenosa scodellata in area di Crecchi viene seguita con apprensione dalla panchina ospite ma Tonegutti è attento e, anche lui, necessita del doppio tempo per trattenere la sfera.
Svirgolata da fuori area al 15° di Dell’Amico con palla a lato, mentre Mr Profeti chiama subito l’inversione di ruolo Guida-Di Modica con, quest’ultimo, troppo spesso a trovarsi fuori zona ed a non filtrare come dovrebbe.
Calò in ritardo su Pallini, esalta le doti in chiusura di Meini, ma la palla giunge ancora a Crecchi che cerca l’apertura sullo scatto di Galluzzo, ma ancora l’ottimo “Meo” fa capire subito che di lì, oggi, non si passa!
Ponticelli che ama spesso verticalizzare le azioni per trovare lo sfondamento centrale ma si espone ai lunghi rilanci del GS CASTELFRANCO come quello capitato al 21° per il movimento di Vitale che, forse pressato fallosamente, si ferma a protestare senza avvedersi che la sfera era rimasta nelle vicinanze e in posizione felice: ma dobbiamo anche accettare le proprie caratteristiche negative.
Minuti di non gioco in un campo in pessime condizioni, ed ancora uno sfondamento centrale del Ponticelli con Pallini a sfuggire ad Aringhieri, costretto ad atterrarlo e giusta ammonizione: calciata in area di Bonamici e buona scelta di tempo di Tonegutti che, poi, si complica la vita, saponettando la sfera prontamente recuperata.
Ringhia a centrocampo un superbo Bertini che, al 33°, si inventa anche un invitante lancio per il perentorio scatto di Vitale anticipato dall’uscita di Caputo, mentre la frazione si chiude non prima della provvidenziale chiusura di Aringhieri sul nervoso Zarbo innescato dal proprio compagno Crecchi.

Ripresa senza novità su ambo i fronti e subito Tonegutti chiamato al proprio dovere con uscita a pugni chiusi su un cross velenoso con palla spazzata da Meini e successivo angolo senza esito per i padroni di casa.
Bertini a trattoreggiare in ogni zona centrale del campo, sia in fase di interdizione che di rimessa, carica i suoi ed al 5° Caroti batte lestamente un calcio piazzato dalla propria metà campo con sfera ben arpionato da Vitale ma, la limacciosa terra fa schizzare la palla poco più in là consentendo il facile recupero di Caputo in uscita.
Bene Guida dietro a coprire e proteggere la difesa castelfranchese ed, al 6°, lo stesso si inventa da calcio piazzato con palla collocata sulla tre/quarti di attacco, una lunga parabola a finire direttamente in rete col sorpreso Caputo, qualche metro fuori porta, ad indietreggiare precipitosamente e a toccare la palla con un puntuale colpo di reni con sfera che si appoggia sulla traversa per il pareggio degli angoli.
Dalla panchina ospite sale l’incitamento per i compagni che sembrano più decisi e reattivi dei propri avversari, mentre si aspettano ancora le invenzioni di Caroti ma, lo sappiamo, il fantasista bianco/verde si esprime meglio in condizioni climatiche e territoriali più primaverili e, comunque, la spietata marcatura disegnatali addosso da Mr Rossi, non lo fanno fiatare.
Ponticelli che si riaffaccia con lunghe puntate in zona di attacco ma Meini chiude a doppia mandata, coadiuvato anche da un ottimo Aringhieri che, in tuffo volante, intercetta il pericoloso cross proveniente dalla destra ben calibrato da Galluzzo, con palla al limite per l’errata conclusione a lato del positivo Crecchi.
Al 10°, uno stanco Di Modica chiede il cambio ad un carico Chiti che si va a collocare, inizialmente nella stessa posizione di esterno destro, ma poco dopo viene riconvertito nel proprio naturale ruolo di attaccante, dopo l’uscita al 13° di Caroti per Trovato.
GS CASTELFRANCO che passa, quindi, ad un più aggressivo 4-4-2 in quanto, le forze fisiche in campo, sembrano stiano pendere a proprio favore.
Corre il 18° e Vitale si porta a giro un paio di difensori e conquista un invitante calcio piazzato da destra da quale, Bertini, cerca la prima rete in campionato ma la propria conclusione rimbalza sulla barriera piazzata da Caputo.
E’ in piedi la panchina ospite: la formazione castelfrachese guadagna metri ed agonismo con palle lottate e conquistate in maniera gagliarda, grazie al valido contributo dei nuovi entrati che hanno apportato, nuova freschezza ed energia.
Al 19° si sblocca il risultato: sull’out destro di attacco, quasi alla tre/quarti, Trovato raccoglie la sfera per la propria lunga rimessa laterale. Quando l’ho visto partire per la rimessa, mi è rivenuto in mente che le proprie leve possono arrivare anche fino all’area di rigore e questo, gli avversari, non potevano saperlo.
Sfera che si indirizza proprio all’altezza del dischetto con la retroguardia presa in controtempo dal lungo “traversone”: solo Vitale conosce il segreto, ma anche il proprio controllore rimane in zona; Cassano lo salta a piè-pari ed, in scivolata, indirizza la palla all’angolo basso alla sinistra di Caputo che, beffato in controtempo, non può far altro che osservare la palla rotolare in rete che forse, in altre circostanze più sfortunate, si sarebbe fermata su una pozza d’acqua.
Strani segni di “Cassano” che gesticola con le dita a mo’ di profezia.
Esultanza globale dei bianco/verdi ed un valoroso Chiti corre a dar man forte al proprio reparto arretrato con intervento falloso su Crecchi; scorrono i minuti e Trovato spazza ancora con decisione e grinta ma il Ponticelli, al 24°, costruisce il pareggio.
Ancora Crecchi, da posizione centrale vede e suggerisce per lo scatto in area, Torino che, nonostante la generosa acrobazia in volo di Aringhieri, si vede recapitare la palla sui piedi a tu per tu con Tonegutti e, da quella posizione, far scuotere la rete è un gioco da ragazzi: 1-1.
Squadre che si allungano, stanchezza che si fa sentire: il pareggio potrebbe essere il risultato più giusto, ma ognuna delle due formazioni sputa le ultime energie e tossine per trovare il jolly vincente finale ma esponendosi, inesorabilmente, al contropiede avversario.
Capitan Becherini è sempre puntuale nelle proprie chiusure mentre Mr Profeti, teme più di subire la beffa del gol che non la gioia della vittoria: fuori un discreto Bondi per Papini nell’inconsueto ruolo di centrocampista.
Cambio anche nelle file locali ed al 30° diagonale in corsa dalla destra, da posizione decentrata, del solito Vitale ben imbeccato da lancio lungo dalle retrovie di Aringhieri, con Caputo costretto alla parata a terra.
Agonismo che sale ancora, i contrasti sono più rudi: il match sembra scorrere verso l’inevitabile pareggio quando “Paganini”, questa volta, ripete!
Ancora lunga rimessa laterale, da stessa posizione, e con la stessa forza di Trovato: grappolo di uomini a centro area a presidiare meglio i propri 16 metri ma, l’anno di grazia di Vitale, forse, è arrivato. E’ il più lesto di tutti a trovare la sfera ed a ben colpirla per piazzarla ancora alle spalle di Caputo: 1-2.
Tonegutti chiede il tempo, Aringhieri scaccia lo spauracchio dell’ennesima rimonta subita: vigoroso contrasto a due sulla tre/quarti castelfranchese e micidiale palla a due con Papini che restituisce la sfera.
Ponticelli alla disperata con Caputo a centrocampo ma, da lungo rilancio dalle retrovie castelfranchesi, il pressing di Papini prima e di Chiti dopo, sono il preludio del lancio per lo scatto di Vitale che, da centrocampo, si indirizza verso l’oramai sguarnita porta avversaria, vanamente rincorso da due difensori che lo costringono a decentrarsi a sinistra, ma lo specchio è ugualmente inquadrato per il 1-3 finale.
E’ tripudio finale condito da polemiche della sponda avversa per aver voluto disputare l’odierna partita mentre altre due formazioni scendono in campo: la vittoria odierna, oltre ad essere di Vitale importanza per la classifica, lo è ancor di più perché costruita con tenacia e convinzione, mordente ed agonismo che da un po’ di tempo non si vedevano.
Un GS CASTELFRANCO così può arrivare davvero molto più in alto di dove è adesso! Basta saperci credere tutti insieme, a partire da subito.
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