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GS CASTELFRANCO 2003 – USD CAMPAGNOLA: 2-4

GS CASTELFRANCO 2003: Mastrandrea, Ciullo (dal 21°st Gragnoli), Aringhieri (dal 14°st Giglioli), Calò, Dell’Amico, Scarselli (dal 6°st Sembene), Brogi (dal 29°st Di Giovanni), Fikar, Kjazimi (dal 15°st Giannattasio R.), Caroti, Sardelli (dal 18° st Mosca). A disp. di Mr Chiti Samuel: Glielmi.

Reti: Fikar (Gs) al 21° pt, Orsini Dario (C) al 5° st, Ficcadenti (C) al 7° st, Fikar (Gs) al 10° st, Ficcadenti (C) al 13°st, Orsini Dario (C) al 30° st.

Angoli: 0-5.

Castelfranco “Matteoli”.

Si riparte, finalmente, col campionato ufficiale, l’XI° nella storia del Gs Castelfranco. Si riparte da dove abbiamo debuttato, nel lontano 2003, ovvero da quel I° Livello che ci vide in quel di Santa Lucia dove, la bruciante sconfitta, non pregiudicò l’accesso ai piani superiori della “Promozione”.
Ma non sarà un I° Livello “normale”: dopo lo scioglimento del Comitato del Cuoio, alcune formazioni del Comprensorio sono giocoforza migrate nel nostro “raggruppamento”, tutte integralmente collocate nel girone “B” dove il Gs Castelfranco sarà impegnato per le successive 24 giornate.
La collocazione, decisa a tavolino è, a parer di chi scrive, foriera di aver creato due gironi di Livello fortemente squilibrati tra loro col nostrano che non avrà niente di che invidiare alla “superiore” Promozione: per questo il sottoscritto ha rassegnato le dimissioni all’interno del Consiglio di Lega.
Vi saranno ben 10 “prime volte”, il ritorno di un classico avversario - Ponticelli – ed un “rinominato” Melone per un torneo che, alcuni critici, ci vedranno lottare per un posto play-off da guadagnarsi, comunque, coi denti e lottando fino all’ultimo: già la partita odierna ci vedrà opposti ad una delle favorite al primato finale.
Mr Chiti deve far ricorso alle necessarie convocazioni sempre foriere, in tutti i gruppi sportivi che si rispettino, di tante chiavi di lettura: se nella rosa odierna, non apparendo i vari Brotini, Banti, Chiti, Iacopini, Meini e Pistolesi sappiamo benissimo quante altre occasioni vi saranno per loro, diverso è il discorso dei vari Bachini, Casalini, Pagni, Sequi e Tomei dove qui, per adesso, si ricerca la continuità.

Snocciolata la formazione col solito e classico 3-4-1-2, vedremo se oggi, la cronica mancanza della rete verrà, finalmente, risolta in qualche maniera: Mastrandrea tra i pali, Dell’Amico coordinerà la difesa con ai lati Ciullo ed Aringhieri; in mezzo al campo, Calò e Scarselli cercheranno di proteggere ed impostare favorendo, necessariamente, le discese di Sardelli a sinistra e Brogi a destra; Caroti, tre/quartista, dovrà inventare per Fikar e Kjazimi.
Panchina altrettanto valida che Chiti S. vuol tenere sulla corda per un apporto necessario in corso d’opera e “vittoria” della monetina con incomprensibile scelta del campo contro sole con battuta a favore degli ospiti: il capitano avrà avuto le sue valide motivazioni.

La Campagnola, in completo bianco con calzoncini azzurri, parte subito forte approfittando di un Gs Castelfranco – in tenuta rosso/verde – subito in difficoltà dove al 1° Mastrandrea smanaccia in angolo un colpo di testa ravvicinato, e nello stesso minuto Sardelli salva sulla linea una palla già destinata in fondo al sacco mentre al 3°, un avversario svetta di testa con palla colpita e spedita a lato.
Ci provano, poi, da fuori gli ospiti con palla a balzare malignamente davanti a Mastrandrea che, in tuffo neutralizza quando, col passare dei minuti, pur soffrendo i lunghi lanci verso le alte punte bianco/azzurre, il Gs Castelfranco guadagna fiducia e metri grazie ad una difesa via via più alta e ad un Caroti che conquista palle successivamente ben smistate: Sardelli, al 10°, conclude da fuori area, sporco a lato.
Caroti, al 12°, trova la via della rete con un colpo di testa centrale cui Morani non ha difficoltà a bloccare mentre Kjazimi viene fermato in dubbio fuorigioco mentre, sul fronte opposto, la difesa locale pasticcia regalando una rimessa sicuramente evitabile.
Mastrandrea, al 16°, sballa completamente un rinvio a finire sui piedi di Zanardo che, vinte le sportellate con Ciullo, sterra la clamorosa occasione in piena area quando davanti a se vi era solo l’estremo difensore locale che si scusa coi compagni.
Il portiere castelfranchese si fa perdonare, due minuti dopo, con una grande deviazione sul colpo di testa ravvicinato di un avversario che, seminato il diretto controllore, andava a raccogliere la lunga parabola piazzata di capitan Andreini.
Al 21° ecco quello che non t’aspetti: celere rimessa laterale dalla destra di Brogi, la pressione di Calò produce un rimpallo a favorire Fikar che appoggia centralmente a Caroti con apertura alta, ancora larga a destra, su Kjazimi. Quest’ultimo, di testa, ritorna la palla in piena area all’accorrente Fikar che, controllata la sfera, la piazza alle spalle di Moraniù: 1-0.
Bella manovra, vantaggio sicuramente a sorpresa ma che va a premiare, sicuramente, la migliore azione in linea della partita fin qui vista.
La reazione della Campagnola, paradossalmente, la serve un Gs Castelfranco non lucido a gestire la situazione: tra il 23° ed il 25° i locali usufruiscono di punizioni per scorrettezze subite all’altezza del centrocampo ma le inutili scodellate ai sedici metri avversari, vengono impietosamente intercettate dai lunghi avversari che innescano azioni di rimessa pungenti.
Prima Mastrandrea è miracoloso su Ficcadenti, poi ancora il n° 10 ospite disturba la calciata del compagno Cungi che, di controbalzo, poteva far male.
Ultima azione al 30° quando ancora Ficcadenti, lanciato in velocità, tenta la botta in corsa con conclusione a spegnersi sul fondo.

Ripresa con panchine in movimento e già al 4° vi è una doppia sostituzione nelle file della Campagnola con Nencioni e Testai a rilevare Zanardo e Rinaldi col tecnico Caponi a passare, necessariamente, a tre punte: e gli effetti arrivano subito.
5° minuto: ennesimo fallo in attacco di Kjazimi, scodellata centrale di Andreini sulla quale Calò, appostato appena fuori area, alza un campanile di testa immediatamente imitato da Ciullo; la palla, anziché avanzare ricade, quindi, in area dove Dell’Amico non recupera su Orsini Dario che staccatosi dal centrocampo anticipa il movimento del centrale castelfranchese e, questa volta, non sbaglia l’incontro ravvicinato con Mastrandrea: 1-1.
Sembene per Scarselli per dare più solidità ad un centrocampo castelfranchese che necessita di più energie e neppure il tempo di sistemarsi che arriva il sorpasso ospite: rilancio dalle retrovie bianco/azzurre, Testai è bravo a proteggere ed allargare sulla sovrapposizione a sinistra del solissimo Orsini Diego il quale, guadagnato il fondo, pennella a centroarea. Ficcadenti, smarcatosi, insacca di testa: siamo al 7°, risultato di 1-2.
Ma il Gs Castelfranco non ci sta: Sembene spazza dal limite con palla a Fikar che, guadagnata la giusta velocità, subisce l’ostruzione dall’avversario all’altezza della ¾ d’attacco castelfranchese.
Calò, incaricatosi della battuta, serve morbido in piena area dove Fikar, ancora lui, è bravo a rubare il tempo di testa al marcatore ed a trovare il giusto pallonetto su Morani leggermente fuori dai pali: 2-2 e partita viva.
Pareggio che, purtroppo, resiste solo tre minuti: dall’altezza di centrocampo, lunga battuta di punizione, sul lato opposto lato corto d’area, di Nencioni che trova la torre di un compagno largo con palla rimessa al centro.
Brogi, pur controllando l’uomo spostatosi sulla sua corsia di destra, viene freddamente saltato da un tocco sotto ed il cross teso nei sedici metri viene chiuso in tuffo acrobatico ancora da Ficcadenti a smarcarsi agevolmente: 2-3.
Sembene cavalca la corsia con diagonale a lambire il palo alla destra di Morani in tuffo prima di entrare duro sull’avversario per l’unico giallo dei suoi mentre Mr Chiti rileva uno stanco Aringhieri per Giglioli ed un insufficiente Kajzimi per Giannattasio R.
Dopo circa tre anni, rieccoti Mosca a ricalcare, ufficialmente, i campi da gioco dopo il brutto infortunio in quel di Ponticelli: il bentornato, doveroso, lo ricolloca nella sua posizione a sinistra in luogo di Sardelli.
Brivido in area castelfranchese al 20° quando una rimessa laterale dalla destra d’attacco di Ammannati S. mette in ansia tutta la retroguardia rosso/verde, ancora in ansia, un attimo dopo, dal quinto angolo dell’incontro a favore degli ospiti.
Brogi, sull’uomo, fa gridare al penalty la panchina bianco/azzurra ma, dal replay, appare più evidente la caduta pilotata dell’ospite che non l’ostruzione da tergo del n° 9 locale col DG dello stesso parere di chi scrive.
Anche Ciullo getta la spugna e, con l’ingresso di Gragnoli a centrocampo, Calò viene portato sulla linea difensiva con assetto tattico a non cambiare.
La Campagnola non trova varchi se non con tentativi di lunghi lanci, il Gs Castelfranco, pur arruffando, cerca, con la forza della disperazione, di avanzare senza soluzione di continuità ma tenendo viva la speranza di riacciuffare il risultato.
La partita, adesso, vive di fasi molto più spezzettate: gli avversari, appena toccati, sono a terra; i locali, spesso irruenti, facilitano l’opera, talvolta teatrale, dei bianco/azzurri. Sono praticamente sparite, da ambo le parti, le giocate d’insieme ma si vive, prevalentemente, di scodellate in avanti o personalismi evanescenti il tutto condito da errori che, l’evidente stanchezza, amplifica nei 22 in campo.
Di Giovanni, al 29°, rileva Brogi per cercare di dare le ultime energie al rincorso pareggio: purtroppo, neppure il tempo di trovare ritmo e posizione che, al 30°, la partita viene archiviata.
Rimessa laterale dalla ¾ d’attacco ospite con palla a servire il compagno che, lasciato sul posto un morbido Dell’Amico, guadagna quei giusti metri per il successivo cross basso al centro dove, il liscio di un bianco/azzurro a rimorchio crea la giusta finta a favorire Orsini Dario che, appostato da dietro, trova il chirurgico tiro a scuotere ancora la rete difesa da Mastrandrea: 2-4.
I successivi cinque minuti di recupero non serviranno più a nessuno se non ad un Sembene che, nello stoico ma inutile tentativo di evitare un fallo laterale, finisce dolorante a terra per un allungamento muscolare che lo costringe a guadagnare gli spogliatoi sorretto dai compagni.

Esordio dalle molte letture, quella odierna, della prestazione Gs Castelfranco: se oramai sono già da cinque anni che la compagine bianco/verde attende, inutilmente, il varo di un campionato col successo, la completa rosa di cui disponeva, oggi, Mr Chiti, poteva far sperare in un positivo risultato, ancorché di fronte ad una compagine di buon valore tecnico/agonistico.
Sicuramente la Campagnola ha dimostrato di essere squadra di spessore che potrebbe vivacchiare anche in Eccellenza o, comunque, in alta Promozione, viste le numerose palle-gol costruite, enormemente sciupate nel primo tempo, molto ben concretizzate nella ripresa.
Non ha fatto vedere un gioco avvolgente ma il “Matteoli”, lo sappiamo, difficilmente consente certe giocate: di fronte a queste formazioni, il Gs Castelfranco deve gettare il cuore oltre l’ostacolo ed oggi, in diversi elementi, lo ha fatto.
Purtroppo la formazione castelfranchese è apparsa troppo spesso in difficoltà sulle palle scodellate o inattive nel reparto difensivo dove, a fatica, le numerose pezze, finché hanno potuto, hanno tenuto in piedi il vestito; il centrocampo, se nel primo tempo ha cercato, con accettabile efficacia, di rimanere vicino nei propri elementi, nella ripresa dal fronte destro sono arrivate le prime tre reti ospiti segno evidente di uno sfilacciamento preoccupante da quella parte.
Poco cercate, trovate e sfruttate le fasce per i doverosi cross verso un reparto d’attacco che se ha visto Fikar, sicuramente, l’uomo-partita che trovavi ovunque, da un giovane Kjazimi puoi e devi aspettarti di più.

Sabato ci attende la Cuoiopelli: formazione incontrata già due volte negli ultimi tempi con la quale possiamo tranquillamente giocarcela. Occorre, da subito, reagire!



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