ASD GS CASTELFRANCO 2003 - ASD POL. LA RIPA: 1- 0.
Scritto da jprof il 15 febbraio 2009 11:28:39
ASD GS CASTELFRANCO 2003: Tonegutti, Calò, Sardelli, Gagliardi, Aringhieri, Meini (dal 26°st Papini), Papa, Caroti (dal 25°st Trovato), Chiti (dal 15°st Brogi), Vitale, Bondi (dal 35°st Iacopini). A disp. di Mr Profeti : Giani e Luciano.

ASD POL. LA RIPA: Pitti, Falciari, Montesi, , Salvadori (dal 30°st Grassi), Altieri, Leoni, Lupi, Morani (dal 15°st Lenzi), Massa (dal 1°st Diatta), Beje, Martinelli (dal 25°st Turini). A disp. di Mr Geppini: Mazzaccherini.

Rete: Calò al 26° st.

Angoli: non pervenuti.

Castelfranco di Sotto: torna al successo il GS CASTELFRANCO, tra mura amiche dove, contrariamente al risultato, lo spettacolo ed il bel gioco stentano a decollare, oramai, da troppo tempo.
La sindrome da “Matteoli”, malattia conosciuta negli anni scorsi e, momentaneamente accantonata nella prima parte della presente stagione, fa sempre la voce grossa e, nonostante i tentativi di cambiar assetti tattici o giocatori, i punti guadagnati sul territorio amico sono sempre frutto di isolati spunti o combinazioni quasi fortuite che ti permettono di rimanere, per fortuna, agganciato al treno dei migliori.
Dopo il turno di riposo del girone di andata, Legoli e Fornacette ci hanno costretto al pari casalingo mentre, proprio al giro di boa, il Selvatelle ci ha costretto alla prima sconfitta interna.
Vitale, all’ultimo minuto contro il fanalino di coda del Melone, ci ha regalato la sofferta posta piena mentre, dopo l’harakiri contro la Pecciolese, oggi ci è voluto un difensore per incamerare i due importantissimi punti.
Questo il recente ruolino di marcia sul proprio terreno dove oggi, Mr Profeti, disegna una formazione molto aggressiva.
Tonegutti tra i pali coi quattro difensori davanti a sé con Aringhieri e Meini centrali, quest’ultimo pronto al raddoppio a dar man forte al proprio compagno Sardelli che, posizionato a sinistra, probabilmente dovrà controllare il vice-cannoniere del torneo, tal Beje Aziz.
A controllare la fascia destra Calò con, davanti a sé l’esperto Gagliardi, il primo dei tre centrocampisti con, perno del gioco affidato a Caroti e fronte sinistro per Papa.
La punta Vitale sarà supportata dalle incursioni di Bondi a sinistra e Chiti a destra: praticamente un 4-3-3 che, nelle fasi di ripiegamento, dovrà necessariamente ridisegnarsi in un più contenuto 4-5-1.
Gli ospiti si presentano con un assetto quasi speculare ma con centrocampo più folto a protezione di una difesa a quattro.
La presenza in campo dei due cannonieri del torneo e, la memoria di quel pirotecnico 3-3 in quel di Fabbri del girone di andata, fa presagire un incontro divertente ed emozionante ma già, al 15° del primo tempo, qualche spettatore cominciava a rumoreggiare pensando più alla bella giornata di sole, pur rigida, che non alle gesta dei 22 in campo.
Fasi confusionarie di gioco dove, sul fronte casalingo, c’è difficoltà nel far girare la palla con un centrocampo alla ricerca della giusta ispirazione per innescare Vitale e compagni.
SI da un gran d’affare Chiti che si propone e rientra a dar man forte al reparto centrale mentre, sul fronte opposto, Bondi cerca ancora i giusti tempi per far valere il proprio dinamismo.
Sardelli, coi pensieri su Beje già durante la settimana, segue in ogni luogo lo sgusciante attaccante di colore, spesso facendosi portare fuori zona; ma il match vive di palle mal addomesticate e di non-gioco dove i tentativi a rete sono ancora roba da manuale del calcio e basta.
L’incontro scorre così per tutto il primo tempo e, l’unica curiosità di chi osserva l’incontro e quello di capire le urla, sberciate o richiami di questo o quello ma, tiri in porta degno di cronaca, neanche l’ombra.

Mr Profeti cerca il bandolo: un Caroti incaricato di far girare la palla stenta a trovare la giusta posizione anche perché gli avversari, memori della partita di andata dove, al suo ingresso nella ripresa, fece impazzire mezza squadra, gli hanno costruito una buona gabbia pronta al raddoppio. Gagliardi tanto agonismo ma meno amalgama in una squadra conosciuta solo al week-end mentre Papa tanta corsa, a volte troppa.
La nota positiva è nel vedere, all’inizio della ripresa, il riscaldamento di Brogi dove, manco a farlo apposta, fu proprio contro gli odierni avversari che, nel girone di andata, ha disputato l’ultima partita, prima squalificato per espulsione diretta, poi fermato da fastidiosi guai muscolari.
La partita non decolla e qualcuno comincia a pensare al rimborso del biglietto: Mr Profeti rompe gli indugi e, cambia assetto.
Fuori un buon Chiti per lo scalpitante Brogi: assetto che passa ad un 4-3-1-2 con Caroti spostato più avanti per dar la possibilità al fantasista castelfranchese di inventare qualcosa per la causa ma si vedrà di più la grinta del neoentrato che non la tecnica del riccioluto n.10 locale.
Scorre il 20° e la partita, quanto meno, si è movimentata: è il GS CASTELFRANCO che ha in mano il pallino del gioco ed in qualche circostanza mette pressione alla difesa ospite che, comunque, in qualche maniera argina e si affida a lanci lunghi verso Beje e Martinelli che sono costretti a lunghe rincorse per controllare la sfera scagliata da propri reparti arretrati, sfiancandosi oltre misura.
La difesa locale, dopo qualche sbandamento registrato nel corso del primo tempo, adesso è più attenta e non disdegna di supportare anche il reparto centrale per dar più continuità ed intensità alla manovra bianco/verde.
Sarà proprio dal reparto arretrato che arriverà il gol partita: giro di lancette alla 61^ tornata e calcio piazzato dalla destra, di Gagliardi: buona la parabola in piena area, dove, come a Cascine, sul secondo palo Calò capisce che si può trovare più fortuna ed inzucca col capoccione, la sfera indirizzandola a rete dove Pitti ci mette del suo ed il vantaggio è cosa fatta.
Seconda rete in campionato per il difensore castelfranchese, secondo sigillo importante per la propria carriera: la grinta di Trovato per un Caroti in cerca di ispirazione e l’agonismo di Papini per l’infortunio di Meini. Mr Profeti vuol blindare il risultato con più grinta e meno tecnica e l’incontro viene ben controllato fino alle fasi finali dell’incontro.
Sostituzioni sul finale dell’incontro: gli ospiti alla ricerca del disperato pareggio per una classifica sempre più deficitaria, i locali a cementare l’esiguo ma sostanziale meritato vantaggio pur non senza troppi attimi di apprensione dopo i 4 minuti di recupero decretati da un sufficiente D.G. ed un angolo, all’ultimo istante, conquistato da La Ripa ma non fatto calciare per “decorrenza dei termini”.
Termina sull’ 1-0 ma, la gioia del risultato maturato non è nel cuore di tutti: certamente vincere senza giocar bene è un po’ come andare al mare senza poter fare il bagno. Ma l’importante è essere in vacanza e, l’aspettativa di tutti e che queste durino il più a lungo possibile: Fabbrica e Ghizzanese permettendo!